L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle intimidazioni ad un collaboratore di giustizia.
Quattro croci, in sequenza, disegnate su un foglio bianco recapitato via posta all’indirizzo che nessuno dovrebbe conoscere. Perché, ed è la terza casa cambiata in fretta e furia negli ultimi quattro anni, Giuseppe Balsamo, 51 anni, il commerciante della Noce che ha denunciato le richieste di pizzo in un quartiere dove la mafia e l’omertà regnavano sovrane, è diventato un facile bersaglio mobile assieme a tutta la sua famiglia: lui, la moglie e le due figlie piccole.
Quattro, appunto, come quelle annunciate condanne a morte segnate sull’ultima lettera ricevuta alla fine della scorsa settimana. Meno di un anno fa, altre due con toni minacciosamente espliciti: «Sei morto…». Le buste sono tutte nelle mani della polizia scientifica che ha fatto i rilievi sulla cassetta della posta depositaria dei messaggi anonimi.