L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Mirko Pigliacelli.
Dal clamoroso errore col Sudtirol, costato la sconfitta al Palermo, alla serie di parate decisive che hanno consentito ai rosanero di scalare la classifica. I primi sei mesi in Sicilia Mirko Pigliacelli li ha vissuti in altalena: la gioia per il rientro in Italia, la delusione per la papera contro gli altoatesini e adesso nuovamente le sensazioni positive per via del suo ottimo rendimento.
Le critiche iniziali, scaturite già prima della defaillance arrivata alla settima giornata contro la formazione di Bisoli, sono ormai alle spalle. L’errore è stato quello fra i più gravi: pressato da Odogwu, Pigliacelli nel modo di calciare ha colpito l’attaccante del Sudtirol e la palla è finita in rete. A macchiare ulteriormente quella giornata, l’incapacità del Palermo di rialzarsi e provare a rimettere in piedi la gara. Da li in poi, però. in Pigliacelli é scattato qualcosa, come un sentimento di rivincita, una rivalsa nel voler dimostrare realmente quali sono le sue capacità.
E non ci ha messo moltissimo nel farlo, visto che già dalle gare successive ha iniziato a colleziona-re parate su parate, contribuendo fortemente agli ottimi risultati ottenuti dai rosanero nella seconda parte del girone d’andata. In totale in questa stagione sono state 78, con Pigliacelli che ha concluso otto gare senza incassare gol. L’estremo difensore ha realizzato il “clean sheet” con il Perugia all’esordio (2-0), poi col Genoa (1-0), Cittadella (0.0), a Modena (0-2), Parma (1-0), a Benevento (0.1), col Como (0-0) e Bari (1-0). Sei volte rete inviolata in casa, solo due volte in trasferta. Con i canarini, al Braglia, Pigliacelli ha blindato il risultato dei suoi con interventi stilisticamente spettacolari e determinanti, con i ducali ha praticamente regalato la vittoria ai rosa con un miracolo su Sohm, fino ai numerosi salvati effettuati al Vigorito e al Barbera in occasione della vittoria con il Rari.