L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sui provvedimenti anti-movida. L’ordinanza che limita la vendita di alcol dopo le ore 20 e impone la chiusura dei locali all’una e mezza di notte passa le forche del Tribunale amministrativo regionale. Dopo quell’ora li potranno vendere solo bar, pub, ristoranti, pizzerie ma solo a condizione che vengano consumati all’interno dei locali o negli spazi esterni in concessione. A Palazzo delle Aquile i titolari di pub, ristoranti, pizzerie e i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno illustrato un documento a firma di Confimprese, Confcommercio, Confartigianato e Mio Palermo partendo da una considerazione. Che «la chiusura anticipata delle attività e le norme sull’asporto infatti colpiscono solo gli imprenditori che rispettano le regole, che chiudendo all’ora imposta dall’ordinanza , devono fisicamente “cacciare” via i loro clienti, i quali andranno a concludere la serata nelle zone franche di questa città, piene di attività abusive che festeggiano l’arrivo degli avventori in assoluto spregio delle regole imposte e delle dinamiche corrette di mercato» .