Come osserva Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, parlare di play-off per un Palermo che ha vinto solo cinque partite su sedici sembra quasi irrealistico. Se a questo si aggiunge la lunga lista di occasioni perse contro squadre abbordabili, emerge con chiarezza uno dei problemi principali che attanaglia i rosanero: la difficoltà a capitalizzare le partite cruciali.
Flop ricorrenti contro avversari inferiori
Dalla sconfitta inaugurale con il Brescia ai pareggi amari con squadre come Cosenza e Cesena, il Palermo ha mancato troppe volte l’appuntamento con i tre punti in gare in cui partiva favorito. L’ultimo esempio, il ko con la Carrarese, ha messo in evidenza non solo errori tecnici, ma anche una mancanza di personalità che sta diventando un leitmotiv della stagione. La vittoria convincente contro lo Spezia sembrava poter rappresentare un punto di svolta, ma è stata seguita da una prestazione opaca, segnata da un altro errore individuale decisivo.
Un copione che si ripete
Le delusioni si susseguono: dal pareggio in rimonta con il Modena, dopo un doppio vantaggio e un rigore fallito, al beffardo ko contro il Cittadella, fino all’1-1 casalingo con la Sampdoria, caratterizzato da una valanga di tiri inefficaci. La frustrazione dei tifosi cresce di pari passo con le difficoltà della squadra, incapace di trovare continuità e di affrontare con la giusta determinazione avversari sulla carta inferiori.
Una stagione senza direzione
Ad oggi, il Palermo sembra una squadra senza identità chiara, in balia degli eventi. Nonostante alcuni sprazzi di buon gioco e numeri difensivi discreti, i risultati mancano e il pubblico del Barbera inizia a perdere la pazienza. Con più di metà campionato ancora da giocare, c’è tempo per invertire la rotta, ma sarà necessario un cambio di mentalità e, forse, qualche intervento mirato sul mercato per dare una scossa a una stagione che, finora, appare priva di capo e coda.