Da pilastro del centrocampo rosanero a riserva di lusso: la parabola recente di Gomes nel Palermo racconta di un cambiamento tattico che ha ridisegnato le gerarchie a metà campo. Dopo essere stato titolare fisso per gran parte della stagione, il centrocampista francese ha perso il posto nelle ultime quattro gare, finendo per tre volte in panchina. La scelta di Dionisi di puntare su un centrocampo più orientato alla qualità, con Ranocchia e Verre a supporto di Segre, ha cambiato gli equilibri e messo in discussione il ruolo di Gomes.
Se anche contro il Sassuolo Dionisi dovesse confermare questa linea mediana, si potrebbe parlare di un vero e proprio ribaltamento delle gerarchie. Fino alla gara contro la Sampdoria, il numero 6 rosanero era quasi intoccabile, salvo rare eccezioni come la seconda di campionato contro il Pisa. Tuttavia, con l’ingresso stabile di Ranocchia nel ruolo di play davanti alla difesa, la manovra del Palermo è apparsa più fluida, anche se la solidità difensiva potrebbe averne risentito.
A pesare sulle scelte di Dionisi potrebbe esserci anche il mezzo errore di Gomes contro la Carrarese, un episodio che ha portato i toscani a conquistare tre punti pesanti. Da quel momento, il francese ha accumulato pochissimi minuti da subentrato: zero contro la Sampdoria, tre contro lo Spezia e undici contro il Catanzaro.
Nonostante ciò, Gomes non si arrende. Per caratteristiche, può essere impiegato sia da regista basso che da mezzala, anche se nessuno degli allenatori avuti finora ha insistito nel farlo giocare accanto a un regista puro. Piuttosto, è stato spesso chiamato a impostare da dietro, un ruolo che interpreta a modo suo, senza avere i tempi classici di un regista tradizionale.
Ora la palla passa a Dionisi, che dovrà decidere se continuare a puntare sul trio Ranocchia-Verre-Segre o dare un’altra chance a Gomes, mantenendo alta la competitività interna. Nel frattempo, l’agente del centrocampista francese sembra lanciare segnali sul mercato, ma a gennaio non si prevedono sorprese. Gomes resta concentrato sull’obiettivo di riconquistare il posto da titolare, mentre Dionisi studia come tenere tutti coinvolti nel progetto rosanero.