L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui danni arrecati al carcere Malaspina.
«Hanno sfondato le finestre blindate e i pavimenti, i sanitari distrutti e poi sono stati bruciati pure i materassi, fa[1]re una conta dei danni è ancora difficile. Per metà la struttura non è ancora agibile e almeno tre celle sono state devastate».
Chi ha visto con i suoi occhi l’inferno all’istituto Malaspina, ora che è tornata la tranquillità nei corridoi dell’antica Villa Palagonia, sa che ciò che è successo ha lasciato un segno profondo, non solo materiale, in quella comunità in cui la detenzione minorile nasce come percorso di recupero. I danni sono ancora da stimare con precisione ma supererebbero diverse decine di migliaia di euro.