Gds: “Palermo. Consiglio, miracolo sui rifiuti. Sventato l’aumento della Tari”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza rifiuti a Palermo.
I contribuenti tirano un sospiro di sollievo. E la Rap pure. Il Consiglio comunale ha dato il via libera al Pef Tari, il piano economico finanziario 2020 che comprende l’elenco dei costi che poi concorrono a formare la tariffa che giungerà nelle case dei residenti. Ma ad aggravare il peso dei costi, c’erano i 26 milioni di extra costi sostenuti dall’azienda di igiene ambientale per portare i rifiuti a Catania e Lentini dopo la saturazione delle vasche a Bellolampo. La legge diceva che i maggiori costi potevano essere però contabilizzati sulle bollette nei tre anni a venire. Ma con questa soluzione delineatasi a Sala delle Lapidi e confluita nella delibera si sono utilizzati i finanziamenti dello Stato del cosiddetto «fondone» stanziato per fare fronte ai maggio[1]ri costi e alle minori entrate a causa della pandemia La conseguenza è che il costo totale del servizio da «spalmare» sui contribuenti rimane fisso a 128 milioni all’anno e nessun aumento nemmeno per l’anno prossimo (almeno si spera).
Le risorse del «fondone», comunque, la giunta ora le potrà immediatamente stornare alla Rap che in queste ultime settimane è stata costretta a boccheggiare, coi sindacati sul piede di guerra per il calo di attenzione rispetto ai loro problemi. La delibera ha avuto a Sala delle Lapidi un’approvazione plebiscitaria. In realtà avrebbe dovuto essere la Regione, secondo le ragioni esposte da Palazzo delle Aquile, a sborsare le risorse per gli extracosti. Ma dalla Regione dei 43 milioni compresa la gestione delle vecchie vasche, non è arrivato nemmeno un euro. Per questo l’amministrazione ha annunciato di avere fatto ricorso alle via giudiziaria citando in giudizio la Regione. Da molte fonti, però, si attribuisce all’atto un valore di moral suasion, nel senso che il Comune si accontenterebbe di una transazione al ribasso.
Pochi, maledetti e subito. «Ora dobbiamo subito definire il Pef Tari 2022-2024 che consentirà di fissare le tariffe per quest’anno e dare al Bilancio uno strumento fondamentale per la sua approvazione – spiega l’assessore all’Ambiente, Sergio Marino -. In questo senso abbiamo avuto un atto di indirizzo dal Consiglio che condividiamo». Quello di ieri è sicuramente uno degli atti finali di questa consiliatura prima delle elezioni del 12 giugno. «Grazie alla presentazione di un nostro emendamento per i cittadini palermitani la Tari non aumenterà nemmeno di un euro – dicono Ugo Forello e Giulia Argiroffi, del gruppo Oso -. Con un servizio di raccolta critico come quello che abbiamo in città, non si poteva certo chiedere di più ai palermitani».