L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione della Rap.
«Non intendo nè commentare nè analizzare da nessun punto di vista l’episodio». Il presidente della Rap Girolamo «Mimmo» Caruso vuole tenere il sipario abbassato sull’incontro diventato acceso «scontro» con una delegazione di personale della Reset che chiedeva lumi sul passaggio alla Rap, dopo l’annuncio da parte dell’azienda delle imminenti assunzioni attraverso bandi di selezione di vario personale, dagli autisti ai netturbini fino ai dirigenti che dovrebbero arrivare a potenziare il servizio di raccolta dei rifiuti già a Natale.
Ma la mobilità con ingresso automatico alla Rap, Caruso lo avrebbe comunicato a chiare lettere, non sarà più possibile: la graduatoria stilata anni fa è oggi superata dal quadro normativo che prevede il reclutamento solo attraverso il concorso.
A quel punto sarebbero volate parole grosse, veri e propri insulti verso l’amministratore unico che si era poi allontanato sotto la scorta della polizia. Aggressione verbale causata da animi esacerbati di chi adesso, dopo anni passati con la speranza di migliorare il suo status lavorativo, passando da un contratto part time di 30 ore a uno stabile a tempo pieno e più remunerativo (circa 200 euro al mese in più in busta paga), si sente preso in giro.