L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Palermo.
Stralciato dall’elenco di opere che il Comune aspirava a gennaio a fare arrivare al traguardo dei finanziamenti del Pnrr, che non prevede il finanziamento di strade cittadine e quindi la manutenzione straordinaria del Corleone resta appunto esclusa. Il Ponte non rientra, tra gli invitati al grande ballo romano di primavera. Entro il 7 marzo devono essere presentate tutte le proposte progettuali della città e dell’area metropolitana sulla rigenerazione urbana, pena la perdita della fetta di milioni appaltati a tutta la provincia.
«Stiamo lavorando per definire gli elaborati da inviare al ministero – spiega l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Maria Prestigiacomo -. Dopo diversi incontri, sono stati apportati cambiamenti alle idee iniziali». Il ponte dei sospiri degli automobilisti, dei restringimenti a singhiozzo forieri di caos, dei pilastri ammalorati dalle infiltrazioni d’acqua, dovrà bussare ad altre porte e attendere ancora il suo turno per essere curato a dovere. Ma la sua resilienza sembra al limite.