Gds: “Palermo. Code per la spesa e negozi vuoti, la città deserta per il Coronavirus”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla Palermo svuotata dall’emergenza Coronavirus. I negozi sono un deserto, tranne i generi alimentari e supermercati, dove si entra contingentati. Dopo le 18, i locali si eclissano e i camerieri puliscono quel poco che c’è da pulire. Uno di loro ha la faccia crudele: «Il principale da domani mi mette in libertà. Mi ha detto così, in libertà. Significa che sono licenziato». Ma poi ragiona, si addolcisce: «Ho due figli piccoli, una moglie, che faccio? Ma qui oggi sì e no sono entrate dieci persone. Capisco che è pure difficile per il padrone tenermi». L’itinerario arabo-normanno praticamente è privo della sostanza che gli dà vita: i turisti. Corso Vittorio Emanuele davvero è una striscia d’asfalto semivuota. Anche via Maqueda fa la stessa impressione. Nel resto della città sembra di vivere una sinistra domenica: poche auto, poche persone, poca vita. Fino al 3 non di possono programmare matrimoni, verranno comunque garantiti quelli programmati. Anche la polizia municipale ha diffuso una nota interna con cui si chiede al personale di osservare norme di sicurezza e soprattutto si favoriscono ferie e congedi. Il sindaco ha comunque voluto una specie di «cabina di guerra» in servizio. Assessori, il segretario generale, il capo di gabinetto e il vice si riuniscono virtualmente sugli atti da portare poi in giunta e anche sull’andamento dell’emergenza coronavirus. Il servizio di raccolta dei rifiuti al momento non subisce modifiche. La Rap sta riorganizzando i servizi al fine di garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ed ottimizzare le risorse disponibili. Invariati tutti servizi resi al cittadino tra cui le aperture dei Centri comunali di raccolta, il servizio di ritiro a domicilio e le postazioni mobili.