Gds: “Palermo. Coca in offerta alla città bene, 6 arresti”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su 6 arresti a Palermo per droga.

Non solo la consegna di cocaina per la cosiddetta Palermo bene ma anche rapine ed estorsioni all’ombra della mafia. C’è un vasto campionario di reati nell’ultima indagine dei carabinieri sugli affari gestiti dai personaggi vicini alla cosca di San Mauro Castelverde e sulle diramazioni nel capoluogo soprattutto riguardo alla consegna delle dosi a professionisti ed esponenti della borghesia. Ieri mattina gli investigatori hanno chiuso il cerchio sul business ed hanno messo a segno l’operazione Social Bamba con sei arresti. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Claudia Rosini su richiesta del pool di pm della Dda coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Guido, è stata notificata a Giuseppe Scialabba di 37 anni, residente a Pollina e già detenuto, Giovanni e Mauro Scialabba, rispettivamente di 62 e 34 anni, che abitano a San Mauro Castelverde, e il palermitano Francesco Paolo La Rocca di 30, con casa in via Polara.

Ai domiciliari sono finiti i palermitani Paolo Giacalone, di 24 anni, residente in via Colomba, e Alessio Lo Giudice di 22, domiciliato in vai delle Sedie Volanti. Le accuse sono di estorsione, rapina aggravata dal metodo e dalle modalità mafiose, detenzione e spaccio di stupefacenti. Il blitz, frutto di intercettazioni e pedinamenti, è stato compiuto dai militari del nucleo investigativo del reparto operativo in collaborazione con le compagnie di Cefalù e Petralia Sottana. L’indagine rappresenta lo sviluppo investigativo di alcuni elementi indiziari di una più ampia attività che aveva già portato all’emissione del provvedimento di fermo d’indiziato di delitto a carico di undici persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento dei beni, corruzione, violenza privata, furto aggravato e danneggiamento, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nel giugno del 2020 (operazione Alastra) che aveva consentito di disarticolare la struttura mafiosa attiva nel mandamento di San Mauro Castelverde e di cristallizzare un’organizzazione specializzata nel traffico di stupefacenti con solide radici nell’area della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù.