L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui tanti espulsi in casa Palermo.
Allarme «rosso», ancora una volta. Che il Palermo prenda espulsioni più di chiunque altro nel Girone C non è più una novità, ma il numero di partite terminate in inferiorità numerica inizia ad essere pesante. Sono cinque, su dodici giornate di campionato, le gare in cui Filippi si è ritrovato costretto a correre ai ripari, con la squadra ridotta in dieci uomini.
Più del 40% delle partite disputate finora, con conseguenze inevitabili anche per le partite successive, sempre che le squalifiche si limitino ad una sola giornata. Buttaro e Perrotta, per le loro espulsioni contro Juve Stabia e Virtus Francavilla, hanno dovuto fermarsi per due turni, costringendo il tecnico non solo a rivedere l’assetto difensivo, ma a cambiare completamente modulo per far fronte alle loro assenze forzate.
Quella di Doda contro l’Avellino è la quinta espulsione in campionato per il Palermo, sempre più «capolista» nella classifica dei cartellini rossi. La squadra di Filippi primeggia sia nel conto delle espulsioni dirette (tre in totale) sia in quello delle doppie ammonizioni (due, come Catania, Avellino, Paganese e Virtus Francavilla). Nel computo dei doppi gialli, ha agganciato il treno di testa proprio domenica, con il secondo cartellino mostrato dall’arbitro a Doda. Prima di lui, infatti, soltanto Lancini a Taranto era stato espulso per somma di ammonizioni.
Gli altri, hanno tutti lasciato anzitempo il terreno di gioco per espulsione diretta: oltre ai già citati Buttaro e Perrotta, non va dimenticato Odjer, che ha costretto i rosa a concludere in dieci la sfida casalinga col Campobasso. Quattro difensori e un mediano, dunque, a riprova di come il reparto arretrato sia quello maggiormente «colpito» dal giudice sportivo. Non bastassero le difficoltà legate agli infortuni, anche quelle disciplinari costringono il Palermo a ridisegnare di volta in volta il proprio assetto difensivo.