L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla delle questione relativa alle bare in deposito.
E niente, si gira a vuoto purtroppo. L’emergenza cimiteriale – con 920 bare accatastate alla bell’e meglio in ogni anfratto o sottotetto dei Rotoli – non è destinata a risolversi in tempi brevi.
Leoluca Orlando ieri mattina ha affrontato Sala delle Lapidi che il presidente – l’altro Orlando, Totò – aveva convocato in risposta alla polemica sollevata proprio dal primo cittadino, che aveva tirato in ballo le responsabilità del Consiglio. L’assemblea sarebbe stata rea di non avere approvato il piano triennale delle opere pubbliche, così rallentando alcuni progetti utili ad arginare le difficoltà del mo[1]mento. Accuse, però, non ribadite in Aula da parte del sindaco. Il quale – si legge – ha accettato la valanga di critiche che gli è piovuta addosso dall’opposizione; sapendo che l’amministrazione attiva ha la responsabilità degli atti gestionali ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, ringraziando persino i contributi arrivati dalla discussione.
L’operazione di portare la salme a Sant’Orsola, dopo l’accordo con la fondazione, sembra non riuscire a ottenere gli effetti sperati. Secondo la relazione di Orlando il protocollo d’intesa con la fondazione Santo Spirito ha messo a disposizione mille loculi «per l’importo unitario di 1800 euro (800 a carico del congiunto e 1000 a carico dell’amministrazione). Attualmente ne sono state liberate 187, ma ne sono state traslate dal cimitero dei Rotoli solo 14. Il sindaco torna sul cosiddetto revamping del vecchio forno crematorio, cioè la rifunzionalizzazione di tutti gli impianti per un importo di 245 mila euro. Ma ancora siamo alla fase in cui «il Rup ha pubblicato un avviso esplorativo per l’incarico della progettazione definitiva. Sono pervenute due istanze che saranno valutate dalla commissione».