L’edizione odierna del Giornale di Sicilia si occupa del caos delle bare al cimitero dei Rotoli a Palermo. Ieri il numero di bare nei depositi è gravitato a quota 804. Il cerchio ruota all’infinito e dentro si muove il malaugurato destino delle salme lasciate per terra con lacrime ancora più amare e fiori secchi che, con le temperature in forte rialzo, cominciano a rendere se possibile più spettrale e pericoloso per l’igiene di capannoni e simili.
Gli operatori della Reset, sebbene non gli tocchi la manutenzione degli spazi chiusi, cercano di mantenere la dignità di quei morti pulendo due volte alla settimana anche le tendopoli che ospitano il transito delle casse: da provvisorio e temporaneo è diventato quasi rifugio finale e degli impianti di ventilazione promessi dal Comune per renderli fruibili ai familiari non si è vista neppure l’ombra.
Venerdì al cospetto dei consiglieri della IV commissione è apparso il rup Gabriella Minaudo, che ha fatto il punto sullo stato del progetto che prevede la trasformazione del 70% del parcheggio di Santa Maria di Gesù in cimitero per loculi prefabbricati. Secondo le prime stime, se ne potrebbe
ricavare circa 1800, ma qualche intoppo starebbe già emergendo nella fase delle indagini geologiche. Il terreno studiato in profondità presenta terra
da riporto e non di fondamenta. Se tutto procede bene e si arriva ad una reale fattibilità, tra pareri e variante urbanistica passerebbe comunque almeno un altro anno.