L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla prestazione di Mattia Felici, match winner della sfida contro il Giugliano. Ancora lui, “u picciriddu”. Il più piccolo tra i rosa in campo regala al Palermo altri tre punti preziosi. Il Savoia resta a otto lunghezze, ma vincere a Mugnano ha un valore straordinario. La contesa è stata vibrante, intensa, combattuta ma le due squadre mai hanno rinunciato a giocare al calcio e nulla avrebbe rubato la squadra di casa se fosse finita in parità. I campani non hanno segnato ma Pelagotti in almeno due occasioni è stato decisivo. Al 26′ ha deviato una bordata forte e angolata di De Vena e al 44′, mettendo in corner un’altra battuta ravvicinata sempre di De Vena. Come detto la differenza l’ha fatta Felici, forse l’unico vero talento in campo, che con le sue accelerazioni e le sue sterzate ha messo alla berlina i difensori locali e soprattutto il giovanissimo Mennella. La gara è stata intensa, nella ripresa Agovino ha ridisegnato il suo attacco arretrando Orefice, avanzando Alvino largo a destra e portando Caso Naturale a sinistra. E per un po’ i rosa hanno sbandato; Martin, già ammonito, ha dovuto allentare un po’, Ambro è sembrato confuso e pressava senza vedere mai la palla, lo stesso Kraja (che nel primo tempo s’era reso insidioso con un colpo di testa finito di poco fuori) ha mostrato segnali di stanchezza. Sesta vittoria su sette trasferte senza mai prendere un gol dagli avversari (l’unica rete subita è stata l’autogol di Crivello a Biancavilla), forse non è esagerato dire che il Palermo sta costruendo la promozione lontano dal «Barbera».