Gds: “Palermo, c’è una sola via: riparti o il sogno si spegne”
All’inizio della stagione erano in pochi a immaginare che, alla 15ª giornata, lo Spezia sarebbe stato tra le posizioni di vertice e il Palermo relegato nelle retrovie. Eppure, è andata proprio così, e la gara di oggi rappresenta una sorta di ultima chiamata per Segre e compagni. Una vittoria degli “aquilotti” amplierebbe il divario tra le due squadre a 15 punti, ma soprattutto rischierebbe di infiammare un clima già abbastanza teso al “Renzo Barbera”.
Alla fine della gara con la Sampdoria, i fischi del pubblico rosanero hanno certificato un malcontento generale che non può essere placato da prestazioni soltanto sufficienti. Con appena 18 punti in 14 gare e una media di 1,28 punti a partita, il Palermo fatica a trovare continuità e, al momento, può ambire a malapena ai playoff. La sfida contro lo Spezia non lascia spazio a mezze misure: o sarà rilancio o saranno dolori, soprattutto sul piano sportivo.
Alessandro Arena per il Giornale di Sicilia analizza il momento delicato dei rosanero, evidenziando come il gioco della squadra sia migliorato, ma senza essere accompagnato dai risultati. In casa, il Palermo ha costruito le sue stagioni migliori, ma quest’anno ha raccolto appena una vittoria su sei gare al Barbera e realizzato solo quattro gol: numeri che non aiutano a sognare.
Lo Spezia, al contrario, rappresenta uno degli avversari più temibili. Ancora imbattuti, con la miglior difesa del campionato e una striscia aperta di tre vittorie consecutive, i liguri hanno trovato un’identità solida e concreta. Il loro percorso è stato straordinario: nella scorsa stagione avevano impiegato 29 giornate per raggiungere quota 30 punti, quest’anno ne sono bastate meno della metà.
Dionisi si affiderà probabilmente allo stesso undici che ha pareggiato contro la Sampdoria, con pochi dubbi: in mediana Gomes scalpita, ma Segre, Ranocchia e Verre partono in vantaggio, con il numero 10 a guidare il reparto come regista. In difesa, Nikolaou cercherà il riscatto dopo l’errore contro la Samp, affiancato da Baniya, Diakité e Ceccaroni.
In attacco, ancora panchina per Brunori, mentre Henry sarà la punta centrale, con Insigne e Di Francesco ai suoi fianchi. Il primo è ancora a caccia del suo primo gol al Barbera, mentre il secondo cerca continuità dopo la rete segnata nell’ultima gara.
Lo Spezia arriva al Barbera con due ex rosanero pronti a fare male: Soleri, emozionato dal ritorno nello stadio dove ha lasciato il segno, e Francesco Pio Esposito, vicecapocannoniere del campionato e già osservato da diversi club di Serie A. Tenerli a bada sarà fondamentale per la retroguardia del Palermo, ma la vera sfida sarà trovare quella concretezza offensiva che troppo spesso è mancata.
Il Palermo è a un bivio: rilancio o crisi. Qualunque sia il risultato, il tempo per cambiare rotta inizia a scarseggiare.