L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla classifica di serie B con dieci squadre in cinque punti.
Alla ripresa dei tornei dopo la sosta natalizia le sorprese ci sono sempre state e il campionato di Serie B non ha fatto eccezione. L’aria di festa distrae, i richiami atletici talvolta appesantiscono le gambe, insomma non ci hanno stupito le sconfitte interne di Reggina e Pisa contro due pericolanti come Cittadella e Spal.
La ripresa del campionato inoltre ha proposto qualche tema di riflessione. La classifica ha subito qualche scossone, non tanto in testa, dove il Frosinone è sempre più lanciato verso la Serie A. Forse è ancora presto ma si sta delineando una corsa a tre (Reggina, Genoa e Bari) per il secondo posto che porta direttamente in A. Dietro il Bari — che domani sera passerà l’esame di maturità a Palermo – per adesso c’è il vuoto, anche se l’ingaggio di Ranieri e il possibile ritorno di Nainggolan dicono chiaramente che il Cagliari vorrà provare nel girone di ritorno la rimonta.
Lo scossone c’è stato in coda perché le imprese di Cittadella e Spal su campi difficili hanno accorciato ancor più la classifica con dieci squadre in cinque punti. Parlando del Palermo si è sempre invocata la «continuità», senza però precisare bene di cosa si trattasse. La squadra rosanero è l’unica a non avere perso nelle ultime sei giornate, eppure sta ancora li nel gruppone ed ha ridotto a tre punti il vantaggio sulla zona playout. Ma la novità principale ci sembra relativa alla «comitiva» delle squadre che lotteranno nel girone di ritorno per evi-tare la retrocessione una «comitiva» sempre più numerosa. Si sono infatti unite due squadre che sembrava dovessero lottare per ben altri traguardi: l’Ascoli, che ha perso a Terni, e il Brescia, che a Bolzano ha fatto una figura barbina nonostante la massiccia presenza dei propri fans.