Gds: “Palermo. Cantiere della vergogna, ancora 4 mesi”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un cantiere a Palermo che va avanti da 4 mesi.

Il cantiere della vergogna, così è stato ribattezzato da qualcuno con tanto di scritta con bomboletta spray nei dissuasori di cemento, torna a essere…vivo. Per mesi, infatti, nell’area di viale Regione Siciliana all’altezza di Lidl i lavori sui canali Mortillaro e Passo di Rigano sono stati fermi e degli operai neanche l’ombra. Da ieri le maestranze dell’impresa Mondello Costruzioni di Sant’Angelo di Brolo, che si è aggiudicata il bando per un importo di 167 mila e 600 euro, sono al lavoro e avranno quattro mesi a disposizione per ultimare l’opera.

Dunque, entro l’inizio di luglio salterà il tappo lungo la carreggiata della circonvallazione in direzione Trapani che ha reso ostaggi gli automobilisti per oltre 16 mesi. Così, i lavori iniziati a novembre 2020, che nei piani del Comune sarebbero dovuti durare pochi mesi, saranno ultimati in più di un anno e mezzo. Una storia controversa quella delle manutenzioni sul canale Mortillaro, dopo che, a scavi iniziati, ci si è resi conto che il problema era ben più complesso con il coinvolgimento di un altro canale, quello di Passo di Rigano. Manutenzioni che si sono rese necessarie, visto il serio rischio che da un momento all’altro potesse venire giù la strada. Da lì, un continuo rimpallo di competenze tra Regione e Comune fino all’intervento del commissario per il dissesto idrogeologico.

Una vicenda seguita passo passo anche dal deputato nazionale del Movimento 5 stelle Adriano Varrica, che si è speso per trovare l’accordo tra commissario, Regione e Comune e le risorse necessarie ai lavori. «Sono soddisfatto – spiega Varrica – per l’operazione che ho promosso lo scorso luglio col coinvolgimento del commissario e col reperimento delle risorse necessarie a sbloccare questo cantiere. Adesso, l’impegno è quello di mettere in pratica ogni azione possibile per ottenere un’apertura anticipata entro la data fissata». Gli fa eco il collega di partito al Consiglio comunale, Antonino Randazzo, che sottolinea il ruolo di «sentinella» del M5S in questa vicenda. Il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi Igor Gelarda evidenzia come sia «incredibile che si sia dovuto attendere così tanto, nonostante la buona volontà dei tecnici del Comune ormai lasciati soli dalla stessa amministrazione, per lavori che si potevano fare in 2 mesi. La verità è che questa arteria è diventata la dimostrazione lampante di ciò che ha creato questa amministrazione. Oggi viale Regione, complici anche le restrizioni del ponte Corleone, è la strada più trafficata d’Italia. Vigileremo contro ulteriori ritardi».