Gds: “Palermo, buona la prima. Insigne-gol, festa a Parma”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo ha vinto ieri contro il Parma grazie al gol di Roberto Insgine.
Beh, se questo è l’inizio… Finisce con una festa al Tardini ed è quella del Palermo e dei suo ottocento tifosi che hanno cantato e incitato i rosanero dal primo all’ultimo minuto. È bastato un gol, quello di Insigne nel secondo minuto di recupero del primo tempo, per vincere la prima partita ufficiale della stagione, passare il turno in Coppa Italia e regalarsi ai sedicesimi di finale il Napoli di Conte. Si giocherà a fine settembre al Maradona, ma c’è tempo per pensarci. Adesso bisogna trarre il succo di questi novanta e più minuti di Parma in cui il Palermo ha messo in mostra un’organizzazione di squadra degna di chi aveva di fronte che era un avversario di categoria superiore.
Perché, ricordiamolo, in Serie A quest’anno – ahimè – ci giocherà il Parma e non il Palermo. Eppure la differenza di categoria ieri non s’è vista, ma è anche vero che il Palermo – oltre al match-winner Insigne – deve ringraziare Superman Gomis che è riuscito a parare tutto quello che è passato davanti alla sua porta, compreso un rigore di Man dopo venti minuti dall’inizio che avrebbe potuto indirizzare la partita in un altro modo. Gomis era uno dei tre nuovi del Palermo (Nikolaou e Blin gli altri due), mentre il Parma s’è presentato quasi con la stessa squadra che ha centrato la promozione in Serie A (Valeri l’unica novità del 4-2-3-1 di Pecchia).
Dionisi, ovviamente, non ha smentito quanto fatto vedere in questo precampionato e ha presentato un Palermo con un 4-3-3 molto elastico con Gomes davanti alla difesa e Blin e Ranocchia a scortarlo. La partita è scivolata subito via veloce, ma il Palermo ha dato la sensazione di potersela giocare alla pari sin dal primo momento. Nella ripresa ti aspetti l’arrembaggio del Parma, ma di fatto il Palermo non rischia (quasi) niente. Pecchia perde Bonny per un problema muscolare e, mancando Charpentier, resta senza un vero centravanti di ruolo. Mihaila, Man e Sohm piano piano si spengono, poi ci pensa la sapienza di Dionisi ad indirizzare la partita. Il tecnico prima sostituisce i due esterni, poi Brunori e Ranocchia, infine Nedelcearu. Le forze fresche danno linfa al Palermo, perché i nuo vi entrati (Di Mariano, Vasic, Henry, Saric e Peda) vanno in campo con la testa giusta.
Il Parma è tutto in un tiro sbilenco di Camara, entrato nel frattempo al posto di Cyprien. I rosanero hanno anche un paio di occasioni per raddoppiare ma le sciupano. La partita sembra ormai chiusa, ma c’è un brivido che riporta alla mente la beffa di un anno fa subita al Tardini. Nel secondo dei sei minuti di recupero concessi da Perenzoni, su un angolo, Circati trova la deviazione giusta di testa ma «San Gomis» fa ancora il miracolo. La prima è una festa, venerdì c’è il Brescia in campionato. E occhio che le «rondinelle» hanno fatto a fette il Venezia. Ma questo Palermo fa ben sperare.