L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle speranze playoff del Palermo riposte tutte in Matteo Brunori.
Un lampo nel buio a tenere viva la speranza che nel momento più importante torni la luce: la prestazione di Brunori al Penzo è segno che la forma e la fame sono tornate quelle dei tempi d’oro. Un’ottima premessa per un Palermo che sembra aver dimenticato come si vincono le partite e che ne ha ancora cinque a disposizione per centrare i play-off.
Se il finale di Parma era servito a riassaggiare il terreno di gioco e la sfida al Cosenza a ritrovare il ritmo gara, quella con il Venezia era la prova del nove per capire le reali condizioni del bomber. Che ha risposto da numero 9, con un movimento di grande intelligenza tattica sul lancio di Verre (appena dietro la metà campo, come certificato dal Var) e una freddezza da centravanti di razza davanti a Joronen: l’auspicio generale è che questa rete, per quanto non suggellata da un risultato positivo, abbia scritto la parola fine sul periodo più complicato di Brunori da quando veste rosanero, con appena un gol (pur stupendo, in semirovesciata a Cittadella) negli ultimi due mesi.
Nelle cinque sfide che chiudevano il girone d’andata era andato a segno tre volte e il Palermo non aveva mai perso: stavolta la speranza è che i suoi numeri possano essere uguali o migliori, ma anche che i rosa raccolgano più dei due successi e tre pareggi di un girone fa, perché tale ruolino di marcia potrebbe non essere sufficiente per qualificarsi ai play-off. Ad alimentare tale speranza è, guardando la classifica delle avversarie, il dato che vede Brunori a segno 11 volte (su 15) contro squadre dal 12° posto in giù: le uniche a non essere state ancora colpite dal numero 9 sono Como e Brescia, che però devono ancora affrontare il Palermo al pari di Benevento, Spal e Cagliari (che non è nei bassifondi della graduatoria ma ha già preso gol dal bomber). A Venezia Brunori ha confermato il trend positivo con le «piccole» e, con un forte bisogno di punti da parte dei rosa, proverà a ripetersi per tenere vivo fino alla fi- ne quel sogno che ultimamente ha assunto più le sembianze di un miracolo sportivo.