L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione idrica a Palermo.
L’acqua continua ad arrivare regolarmente dai rubinetti di Palermo, nonostante la siccità che ha già colpito altre parti della Sicilia. Tuttavia, la situazione è destinata a cambiare presto. A partire dal 7 ottobre, verrà introdotta l’erogazione dell’acqua a turni, un ritorno a una pratica comune negli anni ’80, quando vasche, bidoni e bacinelle erano usati come riserve d’acqua domestiche. La causa principale è la mancanza di piogge e la scarsa manutenzione della rete idrica.
La Quinta circoscrizione, in particolare i quartieri di Borgo Nuovo e Passo di Rigano, è già in fermento. Il presidente della circoscrizione, Andrea Aiello, ha ricevuto numerose richieste di informazioni dai residenti, preoccupati per la mancanza di cisterne in molte abitazioni. Aiello ha espresso preoccupazione per il caos che potrebbe crearsi in futuro se l’erogazione dell’acqua continuerà a essere interrotta per un giorno a settimana, sottolineando anche che Amap, l’azienda che gestisce la distribuzione dell’acqua, non ha coinvolto le circoscrizioni nella pianificazione del piano di razionamento. Aiello ha anche sollevato una domanda rimasta senza risposta: perché il quartiere Uditore è escluso dal razionamento?
Anche Pallavicino, Mondello e Castelforte, dove prevalgono le ville e abitazioni indipendenti, non sono state esentate dal piano di razionamento. Tuttavia, nella Ottava circoscrizione (Acquasanta, Montepellegrino, via Libertà, Malaspina), i residenti per ora non sono coinvolti, così come quelli della Prima circoscrizione, che comprende il centro storico. Alcuni abitanti di quest’ultima zona hanno espresso il timore che il piano possa favorire alcuni quartieri a scapito di altri, sollevando preoccupazioni riguardo alla disponibilità continua di acqua per le case vacanza e i locali della zona.
Amap ha chiarito che le interruzioni non sono decise su base di singole strade o quartieri, ma fanno parte di un sistema complesso di distribuzione che coinvolge anche siti sensibili come caserme, ospedali, case di riposo e scuole, che non possono restare senza acqua.
I numeri della crisi idrica sono stati presentati da Alessandro Di Martino, presidente di Amap, durante un’audizione in IV commissione consiliare a inizio settembre. Attualmente, i pozzi attivi forniscono 740 litri al secondo, a cui si aggiungono 850 litri dalle sorgenti e circa 1.435 litri prelevati dagli invasi, con il Poma che attualmente contiene la maggiore quantità d’acqua. Inoltre, dal fiume Madonna del Ponte si prelevano altri 100 litri al secondo.