L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma su un ritardo comunicativo dell’Asp. L’azienda avrebbe dovuto mettere in quarantena per due settimane i 45 bambini venuti a contatto con l’insegnante positiva, ma ciò è avvenuto soltanto ieri.
«Ci sentiamo presi in giro e abbandonati dalle Istituzioni –dicono i genitori – ed è evidente che ormai è saltato il sistema del tracciamento di chi è venuto a contatto con un soggetto positivo».
Da parte sua l’Asp, sia pure in maniera criptica, ammette l’errore provocato dall’impennata dei contagi e dalla carenza di personale in servizio nelle Usca
«Facendo seguito alle interlocuzioni dei giorni scorsi tra il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp e la direzione scolastica dell’Istituto – si legge nella nota dell’azienda sanitaria – è stato emesso un provvedimento di isolamento che ha riguardato i contatti scolastici stretti di una persona risultata positiva.
Gli stessi contatti stretti non avevano più partecipato alla vita scolastica. Per mero errore il provvedimento è stato notificato in data odierna ed ha riguardato il periodo decorrente dall’ultimo contatto con la persona positiva».