Gds: “Palermo. Bellolampo, chiusura scongiurata”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza rifiuti a Palermo e la chiusura di bellolampo scongiurata.

L’ha detto e l’ha fatto. Girolamo Caruso ieri di buon mattino ha bussato alla porta del prefetto, Giuseppe Forlani. Argomento: le criticità di Bellolampo, discarica zeppa come un uovo in ogni sua parte. Basti pensare che sui piazzali che dovrebbero servire per le manovre dei mezzi, c’è una montagna di scarti pari a 180 mila tonnellate. A fine giornata la questione sembra esserci una schiarita fra tutte le parti di questa vicenda. Caruso non chiuderà i cancelli della discarica, così come aveva minacciato. Ieri sera intanto, un grosso cumulo di spazzatura è andato in fiamme in via Decollati, non distante dalla missione Speranza e Carità di Biagio Conte. In questa strada vengono abbandonati quintali di spazzatura che non sono stati raccolti.

E dopo il vertice di ieri, si riduce anche il rischio di un annullamento degli accordi sindacali che consentono il doppio turno di raccolta, evitando così che la città piombi nel caos. E intanto, domani, dalla riunione di Sala delle Lapidi, si attendono notizie sull’approvazione del Pef Tari (la somma dei costi che determina la tariffa), benché del 2020. Il presidente di Rap aveva chiesto una ordinanza del sindaco che lo autorizzava a mantenere lì i rifiuti, benché apertamente fuori da ogni regola. Al punto che una nota del dipartimento regionale Acqua e rifiuti aveva invitato l’azienda a provveder spostando quella massa di indifferenziata da qualche parte. Sì, ma dove? L’unica strada sarebbe quella di trasportarli fuori città. Costi proibitivi. E dunque? L’ordinanza di Leoluca Orlando, controfirmata anche dall’assessore all’ambiente Sergio Marino, ieri non ha molto soddisfatto i vertici della Rap.