L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla protesta di proprietari di bar e ristoranti davanti Palazzo Orleans. Gli animi si surriscaldano, le forze dell’ordine in assetto antisommossa proteggono il palazzo della Regione e sorvegliano i movimenti dei manifestanti. In piazza Indipendenza si fa molta fatica a trattenere la rabbia
«Siamo qui pacificamente e quello che è accaduto a Napoli non ci riguarda – dice Giuseppe Silvestri – ma vogliamo risposte concrete.
Noi ancora aspettiamo la cassa integrazione di maggio per i nostri dipendenti. Vogliono che chiudiamo, ma le nostre spese corrono comunque: stipendi, tasse, imposte, bollette affitti. Il sistema così crolla».
«La chiusura delle 18 è l’anticamera del fallimento totale – spiega Davide Cammarata -. Noi abbiamo investito recentemente su piazzetta Bagnasco aprendo un Wine Bar il Vintage70 Cafè. Adesso togliendo l’happy hour ci ritroveremo quanto meno a fare dei tagli del personale oltre che i conti con una coperta sempre più corta rispetto ai costi fissi che continuano a galoppare con la stessa continuità, ma dentro un lasso temporale
inferiore».