L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su un nuovo assalto a due distributori.
Le immagini della videosorveglianza hanno ripreso una tecnica già conosciuta agli inquirenti che da settimane stanno dando la caccia alla banda del flex. Due nuovi colpi, quelli messi a segno la scorsa notte agli impianti di distribuzione di carburante in città. I ladri hanno preso di mira due stazioni della Eni, quella di piazza Scaffa e quella di via Oreto che si trova all’altezza di via Buonriposo.
Il modus operandi sembra sempre lo stesso. I ladri sono arrivati con un’auto, probabilmente rubata per l’occasione, e hanno forzato la cassa automatica utilizzando un flex. Dal primo impianto sono riusciti a portare via la cassetta in plastica dentro cui c’erano circa 100 euro. Da quantificare invece il bottino rubato dal secondo distributore. Su entrambi gli episodi indagano gli investigatori della polizia che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero aver inquadrato i ladri, che nelle altre occasioni hanno agito però a volto coperto, e la targa della macchina utilizzata. Sono una decina i colpi messi a segno sia in città che in provincia.
Il 27 novembre scorso il colpo era stato messo a segno al distributore di carburanti Eni sulla strada statale 624, nel territorio di San Giuseppe Jato. Anche in quel caso con il flex era stata forzata la cassa automatica per riuscire a portare via 220 euro in banconote di diverso taglio. Qualche giorno prima, il 24 novembre, era stato scoperto l’assalto al distributore Esso sulla strada statale 121 Palermo-Agrigento nei pressi di Ciminna. In tre erano arrivati all’impianto e, armati e incappucciati, si erano diretti alla cassa automatica. Dove c’era un custode. Che è stato aggredito. Entrati in possesso delle chiavi con la forza, i malviventi erano riusciti ad introdursi all’interno del bar della stazione di servizio. E in pochi minuti avevano portato via il registratore di cassa e numerose stecche di sigarette per un valore di ad oltre tremila euro.