L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle baby gang scatenate a Palermo.
Bande di ragazzini violenti seminano il terrore in città, aggredendo vittime con metodi brutali e senza scrupoli. Minacce, botte e rapine sono ormai frequenti, soprattutto a opera di minorenni, protagonisti di reati sempre più gravi. L’ultimo episodio si è verificato alla fermata del tram di via Balsamo, vicino alla stazione centrale, dove due ragazze hanno minacciato un uomo con un coltello per derubarlo. La polizia è intervenuta prontamente, avviando le indagini.
Poche ore prima, una decina di giovani, a volto coperto, ha aggredito due uomini del Bangladesh nel vicolo Tornabene, alla Noce. La baby-gang ha accerchiato le vittime e le ha picchiate per rubare loro soldi, cellulari ed effetti personali. Uno degli uomini, ferito, è stato portato in ospedale, mentre i carabinieri hanno avviato le ricerche, cercando di identificare i colpevoli attraverso le telecamere di sorveglianza. Si sospetta che gli aggressori siano minorenni residenti nel quartiere, una zona segnata da povertà e degrado.
Gli episodi di violenza giovanile sono ormai all’ordine del giorno, dal centro alle periferie, e segnalano un disagio profondo che richiederebbe l’intervento congiunto di istituzioni, famiglie e scuole. Le aggressioni e le rapine aumentano, soprattutto nei fine settimana, e molte serate finiscono con risse o pestaggi brutali, spesso senza un motivo apparente. Numerosi ragazzi finiscono in ospedale con lesioni gravi che richiedono lunghe cure, talvolta ortopediche o maxillo-facciali.
Il numero di minorenni coinvolti in crimini come rapine e spaccio di droga è in aumento. Non si tratta solo di ragazzi con difficili situazioni economiche o familiari, ma anche di giovani lasciati senza controllo dalle famiglie, che utilizzano i proventi dei crimini per comprare abiti firmati e smartphone di ultima generazione.
Le baby-gang agiscono in gruppo, accerchiando le vittime come fossero prede. Nonostante le forze dell’ordine riescano in alcuni casi a individuare i colpevoli, la violenza non accenna a diminuire. Ciò che desta maggiore preoccupazione è la gratuità di questa violenza, pronta a esplodere per motivi futili, con conseguenze potenzialmente gravissime.