L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul trend del Palermo che al Barbera quando gli avversari non segnano nei primi 45′ finisce sempre bene per i rosanero.
Si va in trasferta, ma se il Palermo si approccia alla fida in casa dell’Ascoli con una classifica con vista playoff è perché al Barbera le cose funzionano bene. Come dimostra anche l’ultima vittoria di venerdì scorso contro il Bari. E proprio da questo match viene fuori una costante che risulta favorevole ai rosanero ai fini del risultato finale quando si gioca tra le mura amiche il primo tempo.
Ebbene si, perché, dati alla mano, la squadra di Corini è riuscita praticamente in tutte le occasioni casalinghe a fare risultato quando nei primi 45 minuti non ha concesso gol alle squadre avversarie. Unica nota stonata, la sfortunata partita contro il Venezia, una di quelle che vide, tra l’altro, Brunori sbagliare un calcio di rigore (e conseguente ribattuta). Tolto questo strafalcione, solamente punti. E parliamo di ben 7 partite. La prima, in ordine temporale, e l’esordio: Palermo-Perugia: in quell’occasione nei primi 95 minuti, il Palermo era anche riuscito a passare in vantaggio con il solito Brunori, salvo poi chiudere la pratica nella ripresa con la rete di Elia e il definitivo 2-0. Alla quinta giornata. primo big-match: avversario il Genoa.
Primi 45 minuti di sofferenza ma con la forza e bravura nel non subire gol e restare sullo 0-0. Nella ripresa gol di Brunori. In apertura e risultato finale di 1-0. Il 23 ottobre non arriva la vittoria, ma i rosanero comunque portano a casa un punto: 0-0 contro il Cittadella. Due settimane dopo, altro big match casalingo e altri 3 punti in cascina con lo stesso identico copione della partita vinta contro il Parma; reti inviolate nel primo tempo e gol vittoria in apertura di seconda frazione grazie a Marconi.