Gds: “Palermo-Avellino. Per Filippi è Rebus sulle fasce, in 4 per due maglie”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui dubbi di formazioni di Giacomo Filippi in vista della sfida contro l’Avellino.
Una formazione tutta in divenire, quella che Filippi sta studiando per affrontare l’Avellino domenica pomeriggio. Nella seduta di ieri mattina sul campo del Cus, il tecnico ha provato sia il modulo con la difesa a 4 (proposto a Vibo Valentia), sia quello con la linea a tre visto nelle precedenti uscite. Le defezioni in difesa, però, fanno propendere per la prima ipotesi, data la squalifica di Perrotta (sconterà domenica la seconda e ultime giornata di stop), l’assenza dell’infortunato Accardi e il forfait di Marconi, che ieri ha svolto una seduta differenziata, ma sta intensificando la riatletizzazione ed è atteso a breve sul terreno di
gioco.
Non a caso, nella partitella di fine allenamento, il tecnico del Palermo ha schierato nella formazione con la difesa a 3 i due «esuberi» (Somma e Crivello), mentre nella linea a 4 erano presenti i due centrali destinati a partire dal primo minuto, ovvero Buttaro e Lancini. A completare il pacchetto arretrato nel 4-3-2-1 (o 4-3-1-2 a seconda dei movimenti dei trequartisti), l’allenatore rosanero ha schierato Almici a destra e Giron a sinistra. Quello delle fasce, però, rimane un grosso nodo da sciogliere in previsione del match del «Barbera». Il primo non è parso ancora al top e Doda potrebbe incalzarlo nelle gerarchie per una maglia da titolare contro l’Avellino, dopo avergli ceduto il posto nella trasferta di Vibo.
Il secondo, invece, apparentemente non avrebbe alternative, a meno che Filippi non decida di arretrare il raggio d’azione di Valente come già fatto in Calabria o nella precedente sfida con la Virtus Francavilla, dopo l’espulsione di Perrotta e il conseguente passaggio alla difesa a 4. Nella seduta di ieri, però, Valente ha fatto l’esterno nella formazione schierata col 3-4-1-2. Il giorno prima, invece, era stato provato da mezzala in un centrocampo a 3, soluzione che potrebbe tornare utile per non sacrificarlo nel ruolo di terzino. Le fasce, dunque, rimangono un rebus per il Palermo, tra cambi di modulo e ballottaggi ancora aperti. In quattro si giocano due maglie dal primo minuto.