L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Giuseppe Aurelio alla sua prima con la maglia del Palermo nel match contro la Ternana.
Il ballottaggio è più che mai aperto: da un lato ci sono tecnica, esperienza e capacità di sfruttare entrambi i piedi, dall’altro corsa, spinta e voglia di spaccare il mondo. Tanto per Masciangelo quanto per Aurelio mancano però ancora l’intesa con i compagni e l’adattamento completo a un centrocampo a cinque: del resto entrambi sanno che il titolare della fascia sinistra del Palermo è Sala e che una volta smaltito l’infortunio, a meno di prestazioni clamorose da parte di uno di loro, sarà l’ex Crotone a riprendere il posto da esterno.
Con la Ternana i due innesti di gennaio hanno giocato un tempo l’uno. Masciangelo il primo e Aurelio il secondo, senza brillare particolarmente e pagando un po’ le difficoltà generali palesate dalla squadra di fronte all’organizzazione tattica di Falletti e compagni. l’ex Benevento è apparso spesso in difficoltà in fase sia offensiva che difensiva e ha sfruttato poco il suo piede sinistro per i cross, facilmente catturati dai difensori umbri: il numero 31, all’esordio in rosanero, è stato più propositivo ma in alcune ripartenze ha mostrato poca lucidità, probabilmente legata al fatto di non essere abituato a giocare a livelli e ritmi del genere.
Eppure proprio la scelta di insistere sulla fascia sinistra, presidiata da Aurelio, ha aumentato la pericolosità offensiva del Palermo nella ripresa e creato un paio di situazioni in cui è servito un grande Iannarilli per evitare l’1-0: nel primo tempo, con la costruzione del gioco affidata a Valente sulla destra, gli attacchi erano più prevedibili e l’estremo difensore umbro non si è mai sporcato i guanti, tremando solo sulla traversa di Tutino. Probabile dunque che a Pisa Corini decida di confermare Aurelio, che pur avendo una propensione difensiva minore rispetto a Masciangelo sembra più adeguato a sorprendere in ripartenza i toscani, che soprattutto in casa tendono a sbilanciarsi.