Gds: “Palermo, assalto armato e sequestro in un’impresa”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’assalto armato alla ditta Di Bella.
L’ennesima rapina in città getta ombre sempre più inquietanti sulla sicurezza. Sullo sfondo infatti potrebbe materializzarsi il racket delle estorsioni. Ad essere presa di mira la ditta Di Bella costruzioni che da qualche tempo sta portando avanti i lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione pubblica. Un episodio che ha portato però a galla un’altra quindicina di furti subiti dalla stessa ditta da qualche mese a questa parte.
Gli inquirenti al momento non escludono nessuna pista, ma inevitabilmente non è escluso un possibile tentativo della criminalità organizzata di fare pressioni sull’azienda per costringerla alla «messa in regola», quindi con l’obiettivo di far piegare la testa e pagare il pizzo sulla commessa affidata dal Comune. D’altronde i fondi in ballo sono sostanziosi: si parla di due lotti per l’ammoderna – mento dell’illuminazione pari a circa 10 milioni di euro.
Certamente, l’ultimo episodio ha anche avuto un effetto eclatante per la violenza con cui è stato messo a segno. All’alba di ieri cinque uomini armati, tutti a volto coperto, hanno fatto ingresso nel magazzino della ditta «Di Bella Costruzioni», in via Tommaso Natale, immobilizzando e imbavagliando l’agente di sorveglianza, rubando mezzi, attrezzature e telecamere. Il commando, una volta completata l’operazione, è fuggito a bordo di un furgone appartenente alla stessa ditta presa di mira. È stato lo stesso agente aggredito a chiamare le forze dell’ordine dopo avere smaltito lo choc. Ad occuparsi delle indagini è la polizia, che ha sentito la guardia giurata ed è al lavoro per risalire all’identità dei rapinatori