Gds: “Palermo. Amat, organico ridotto all’osso. Solo novanta bus in circolazione”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’Amat.

Se non è il minimo storico, poco ci manca. Ieri, così come negli ultimi giorni, per le strade della città hanno circolato solo 90 autobus su 196. Di fatto, poco più del 50% dei mezzi è rimasto fermo all’autoparco dell’Amat. E questo significa che, essendo 55 le linee, al massimo c’erano due bus per tratta. Insomma, non proprio il massimo per una città in cui spesso ci si riempie la bocca con gli slogan che spingono verso la mobilità sostenibile. Parte da questi numeri l’allarme sulla situazione all’Amat, in particolare sull’organico autisti ridotto all’osso e le assunzioni di 100 nuovi conducenti ancora bloccate. Un sos lanciato dai sindacati che, a nome dei lavoratori, chiedono scusa ai cittadini. Alla luce di questi aspetti, anche i prossimi giorni si prospettano difficiliper chi usufruisce del servizio di trasporto pubblico. Oggi, infatti, dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17.30 i lavoratori si riuniranno in assemblea con evidenti ricadute sul servizio in quelle 4 ore, mentre giovedì è previsto un sit-in di protesta davanti a Palazzo delle Aquile.

Specie adesso che sono scaduti i contratti interinali, il servizio è sempre più carente e tutto questo sfocia in lunghe attese alle fermate. A proposito, per i sindacati, proprio questa scarsa qualità del servizio è la prima ragione dei ripetuti episodi di violenza negli autobus contro gli autisti. «Di questo disastro, del servizio carente offerto ai palermitani sembra non interessarsene nessuno», spiegano Franco Mineo (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti).

Sulla questione dei conti dell’Amat i sindacati sottolineano come «l’azienda sia è stanca dai contenziosi non ancora sanati per la questione tasse che complica l’approvazione del bilancio. Proprio dietro alla mancata approvazione da parte del Comune di questo strumento, secondo il Cda di Amat, si trincerano i motivi del blocco delle assunzioni che potrebbero ridare alla città quel minimo e già risicato servizio e garantire condizioni sufficienti di sicurezza agli autisti». Quest’ultimo scenario rimbalza sulle parole dell’assessore alla Mobilità e ai rapporti con Amat Giusto Catania, il quale afferma senza mezzi termini: «Il Comune ha fatto quello che doveva, l’azienda può procedere con le assunzioni degli autisti».