Gds: “Palermo, altro clean sheet in casa. La difesa ora dà più garanzie”
Due vittorie consecutive al Barbera e altrettante partite senza subire gol: numeri che certificano la crescita del Palermo, intenzionato a risalire la classifica puntando sul rendimento casalingo, che era mancato nelle settimane precedenti. Come riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, i clean sheet salgono a tre nelle ultime quattro gare in casa e a cinque nelle dieci complessive giocate al Barbera.
La vittoria contro il Modena ha messo in evidenza il miglioramento in termini di unione, carattere e rendimento della squadra. La difesa ha mantenuto un’altissima soglia di attenzione, concedendo solo un tiro nello specchio agli avversari. Il nuovo assetto difensivo ideato da Dionisi sta dando i suoi frutti: i tre centrali si sono mossi con intelligenza, accorciando quando necessario e dialogando bene con Sirigu, al debutto da titolare in campionato.
Una retroguardia in crescita
L’intesa tra i nuovi arrivati Baniya e Nikolaou, giunti quest’estate in Sicilia, continua a migliorare, come dimostrato dall’abbraccio nel tunnel degli spogliatoi a fine partita. Ceccheroni, jolly della difesa, interpreta al meglio il ruolo di terzo centrale di sinistra, capace di supportare anche la manovra offensiva quando possibile. Fondamentale anche il contributo degli esterni Pierozzi e Lund, oltre alla grinta dei mediani, con Gomes in evidenza, che hanno protetto efficacemente la retroguardia.
Nelle ultime quattro gare, il Palermo ha conquistato 9 punti sui 12 disponibili, confermando un meccanismo che funziona e che ha riportato serenità nell’ambiente. Tuttavia, come sottolinea Radicini, “le note positive devono essere confermate nella sfida contro la Juve Stabia”.
Prossima sfida: Juve Stabia
Domenica prossima, il Palermo affronterà le vespe, quinte in classifica e vera sorpresa del campionato. Sarà un banco di prova importante per la retroguardia rosanero, chiamata a mantenere il livello delle ultime prestazioni. Il recente bottino è un segnale incoraggiante, ma pensare che il lavoro sia già concluso sarebbe un grave errore.