L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’ennesima tragedia in discoteca, questa volta in provincia di Palermo.
Violenza senza limiti nella lista nera del divertimento dei fine settimana, dove ormai da mesi c’è impresso il bollino rosso: risse, coltelli, pistole a salve, il far west nelle piazze e nei luoghi di ritrovo dei giovanissimi. Nel registro delle vittime della malamovida, cominciato con il pestaggio mortale di Aldo Naro al Goa, rimpinguato negli ultimi due anni da ferimenti e aggressioni di adolescenti e recentemente «aggiornato» dal delitto di Rosolino Celesia al Notr3, si aggiunge quello di un ventenne.
Un triste copione che ieri si è ripetuto a Balestrate, a distanza di poco più di un anno dal delitto di un altro giovane durante una serata danzante sul lungomare. Francesco Bacchi è rimasto vittima a notte inoltrata di una inaudita ferocia a mani nude: dopo averlo steso a terra con un colpo in faccia, è stato preso a calci e pugni fino a ucciderlo. Già in serata, è stato fermato un giovane ventenne di Partinico, Andrea Cangemi, che avrebbe confessato: «Abbiamo discusso, ma non avevo intenzione di ucciderlo», avrebbe detto ai carabinieri. Francesco non ha avuto speranze di scampare al pestaggio.
Quando è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Partinico, i traumi cranici e le emorragie provocate dai colpi non erano più tamponabili. Morto per le botte. Ma senza ancora un movente, una ricostruzione chiara su quanto è successo prima dentro la nuova discoteca Medusa, un locale passato di mano nella gestione da poco tempo. I carabinieri di Partinico, che hanno avviato le indagini sentendo diversi testimoni, stanno passando al vaglio anche i filmati delle telecamere posizionate sia dentro che all’esterno della discoteca, che si trova a pochi passi dal centro del paese.