L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo spaccio di droga scoperto al quartiere Sperone.
Si arrampicavano sul tetto del bar, ora chiuso per un mese, agili come l’uomo ragno. Poi mettevano i sacchetti con la droga sotto i pannelli solari, dove di certo non poteva essere «fiutata» dai cani della polizia.
Era solo uno dei nascondigli escogitati dai sei giovani arrestati ieri dalla polizia allo Sperone, ma ci sono altre 5 persone indagate che li avrebbero aiutati ad occultare i carichi.
Uno, spavaldamente, se la teneva in un covo proprio a poche centinaia di metri dal commissariato.
Variegate le postazioni decentrate usate dalla organizzazione per mettere in cassaforte hashish e marijuana, facendole restare «in caldo» fino al momento della vendita: dosi già confezionate nei tombini e pure in una cassetta che conteneva i contatori dell’Amap, rifugi segreti dove la merce che gli faceva guadagnare anche 5 mila euro in un giorno stava più che al sicuro.