Gds: “Palermo. Alberi, crolli e bare: la giungla dei Rotoli”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione dei Rotoli a Palermo.
Cinque alberi che furono maestosi e che ora giacciono distesi più o meno comodamente sulle tombe e sui viali del cimitero dei Rotoli. Riposano da giorni anche loro, coprendo i nomi dei morti e le loro fotografie scheggiate dalla caduta. Qualcuna è rimasta in bilico, altre sono sotterrate dal peso delle folte chiome cresciute a dismisura e mai sfrondate. Cipressi e pini «uccisi» dal forte vento delle scorse settimane restano a loro volta insepolti, come i defunti stipati nei depositi che, in barba a mesi e mesi di denunce pubbliche, continuano a riempirsi invece di tornare liberi.
Mission impossibile per questa legislatura al capolinea, sarà un problema altrui. E che problema. Viali e sepolture senza cordoli o transenne a indicare il pericolo per i visitatori che nel ponte pasquale si addentreranno pericolosamente, a tratti, in una mini giungla dove in agguato non ci sono leoni, ma rami penzolanti grandi come il braccio di una gru, pronti a cadere sulle loro teste. Ne sono stati rimossi una quindicina con mezzi di fortuna e tanta buona volontà: la Reset, con l’aggiunta ed il rinforzo di una squadra esterna di 12 operatori oltre a quelli già in servizio nel camposanto, è intervenuta per sgomberare le sezioni 90 e 95 alle spalle della chiesa e più vicine all’ingresso e alla parte bassa del cimitero.
Aiutavano la risicata flotta dei dipendenti comunali del settore Ville e giardini. Pochi uomini e mezzi inadeguati per velocizzate l’operazione portata avanti con piccole motoseghe. Il vento aveva fatto cadere non solo gli alberi, ma anche i massi e le decorazioni in pietra delle sepolture. I cancelli sarebbero dovuti rimanere chiusi fino a eliminato pericolo, eppure la protesta dei fiorai ha fatto cambiare la decisione della direzione. Non si muovono gli alberi, in compenso si muove qualche… foglia nel lungo sentiero di disagi e disservizi ai Rotoli.