Gds: “Palermo, adesso serve il filotto. Con l’Andria è vietato fermarsi”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara in programma oggi tra Palermo e Fidelis Andria.
Smentendo uno degli aforismi più in voga nel calcio – ovvero «squadra che vince non si tocca» – a tre giorni dal prezioso successo di Avellino, Silvio Baldini presenterà oggi contro l’Andria (si gioca alle 15, dopo quattro cambi di orario) una squadra con sei novità nella formazione iniziale. Si tratta di Accardi, Somma, Perrotta, Crivello, Damiani e Floriano. Una novità è obbligata, Damiani al posto dello squalificato De Rose; un’altra ricalca coerentemente scelte già fatte (Floriano sull’esterno al posto di Soleri che ad Avellino ha giocato in un ruolo non suo) ma i quattro cambi in difesa possono essere considerati un preciso messaggio a chi al «Partenio-Lombardi» avrebbe potuto fare di più.
Principalmente ai due centrali: fuori Lancini e Marconi, dentro appunto Somma e Perrotta. Questo radicalismo fa parte del «Baldini pensiero»: niente debolezze e niente cali di tensione. Tanto più in un momento della stagione tanto delicato. La facilità con cui Matera ha segnato e l’occasione offerta a Plescia hanno imposto un ripensamento, così Somma avrà la possibilità di giocare la seconda gara della stagione dall’inizio. Con Doda, Buttaro, Felici e Silipo fuori anche stavolta nessun giovane titolare, secondo un orientamento ben chiaro ormai da qualche settimana.
Contro l’Andria che s’affanna per non tornare tra i dilettanti una partita facile, anzi tanto facile da fare paura. Peraltro tra i pugliesi dovrebbe mancare il poderoso attaccante Di Piazza. Le insidie, proprio come nella recente gara contro la Vibonese, sono anzitutto mentali. Dopo avere speso molto nella preparazione della gara di Avellino il rischio di un rilassamento è umano, non dimentichiamo le difficoltà del Palermo nel primo tempo contro l’ultima in classifica. Ma fermarsi oggi vorrebbe dire sciupare i benefici di questa piccola rimonta che hanno riportato il Palermo a quattro punti dal secondo posto con una partita in meno e i vantaggi del calendario. Sarebbe da autolesionisti. Oggi infatti Catanzaro, Francavilla e Avellino, tutte squadre che precedono i rosa, giocano in trasferta partite non facili. Vincere la dodicesima partita in casa (la quarta di fila) potrebbe significare trovarsi potenzialmente secondi, perché il Palermo ha giocato appunto una gara in meno di Catanzaro, Francavilla e Monopoli.