L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Davide Campofranco, ex calciatore di Palermo e Acireale. Poteva essere un derby tra prima e seconda, invece non lo sarà: più merito del Palermo o demerito dell’Acireale? «Sicuramente merito del Palermo, perché sta tenendo un ritmo di marcia importante. È evidente che le altre, non avendo lo stesso organico dei rosa, qualche punto per strada lo avrebbero dovuto perdere prima o poi. L’Acireale ha però una buona squadra, ha solamente avuto la sfortuna, come Savoia e Giugliano, di trovare nel proprio girone il Palermo, che sta uccidendo il campionato. Se questo derby non è uno scontro diretto non può essere più di tanto un loro demerito, visto il torneo che stanno facendo». Chi può essere decisivo in questa sfida? «Il Palermo ha tanti giocatori che possono sbloccarla in qualunque momento, anche su palla inattiva. L’Acireale penso invece cercherà in qualche modo di trovare il vantaggio per poi poterlo mantenere. Per i granata sarà una partita difficilissima, per il Palermo potrebbe diventarla qualora dovesse complicarsi la vita andando in campo con un atteggiamento sbagliato. Finora non è mai capitato, però, quindi penso che non ci siano questi rischi per la partita di domenica». Di Palermo-Acireale in rosanero ne ha vissuti parecchi, che ricordi porta con sé? «Due gol: uno bello, uno un po’ meno
(ride, ndr). Uno ci ha permesso di pareggiare in casa dell’Acireale, l’altro invece è stato un autogol al 93’che ci ha condannato alla sconfitta. Sono però cose che succedono nel calcio e va bene anche così. Non si può tornare indietro, prendo comunque ogni ricordo della mia carriera come qualcosa di importante nella mia vita, in generale». Con l’Acireale, invece, nessun derby, ma una Serie B sfiorata… «Sì, abbiamo fatto un campionato spaziale, perdendo i play-off in semifinale con la Viterbese. Fino a gennaio eravamo primi con nove punti di vantaggio sulle inseguitrici, ma sapevamo già che Pulvirenti avrebbe dovuto lasciare la società per prendere il Catania e non arrivarono rinforzi sul mercato. Comunque sia, quella è stata un’annata straordinaria. La gente ci ha incitato sempre, ci ha trattato nel migliore dei modi. Li ringrazio ancora, perché quello è stato uno degli anni più belli della mia carriera, insieme a quelli di Palermo e Arezzo». Da Acireale, inoltre, si annuncia una presenza in massa al «Barbera»: che cornice di pubblico si aspetta? «Sicuramente la gente risponderà in gran numero, anche a Palermo. È una partita importante, oltre che un derby, e se i rosa dovessero vincere potrebbero staccare ulteriormente chi sta dietro in classifica. L’apporto del pubblico, poi, per il Palermo è fondamentale».