L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” sull’abusivismo pubblicitario a Palermo.
Prima la verifica e il censimento degli impianti pubblicitari. Poi le sanzioni contro quelli abusivi. E ce ne saranno a decine, con multe che totalizzeranno milioni di euro (la tariffa evasa negli ultimi 5 anni, più il 50 per cento di sanzioni). Questa storia si trascina da troppo tempo. Troppi gli interessi in gioco, molti gli affari sedimentati nel tempo, esorbitante il numero delle strutture abusive. Gli amministratori hanno sempre maneggiato con particolare cautela la questione delle griglie piantate in terra o fissate ai muri che ospitano la cartellonistica.
Ora si è arrivati allo snodo finale (si spera). L’amministrazione ha assegnato all’impresa Leganet srl, di Roma, per 132 mila euro, il compito di effettuare entro la fine dell’anno la cosiddetta geolocalizzazione degli impianti: si tratta di censire quanti e dove nel territorio palermitano ce ne sono. Se sono regolari, bene. Ma se non v’è traccia di autorizzazioni – e di queste situazioni ce ne sono moltissime – scatterà una denuncia. L’appalto per la mappatura e la verifica dell’aderenza al regolamento delle pubbliche affissioni ha un duplice scopo. Ed è ben spiegato da Patrizia Milisenda, dirigente dell’area del Suap: «Si vuole non solo contrastare il fenomeno dell’installazione di mezzi pubblicitari irregolari e di favorire l’emersione volontaria dell’abusivismo», ma si punta anche alla «individuazione e dismissione degli impianti che per tipologia potrebbero arrecare danno all’incolumità dei passanti o degli automobilisti».