L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che sarà impegnato a Pisa e nel dettagli su Ranocchia.
Tra le parole chiave usate da Dionisi per presentare la partita contro il Pisa, “equilibrio” è quella su cui ha maggiormente insistito. Questo equilibrio non riguarda solo il bilanciamento tra primo e secondo tempo, ma anche quello tra i vari reparti della squadra e tra le diverse fasi di gioco. In questa ottica, uno dei giocatori fondamentali chiamati a garantire equilibrio è il numero 10, elemento di raccordo tra centrocampo e attacco. A lui, il tecnico ha chiesto un contributo aggiuntivo.
«Da lui mi aspetto tanto e Brescia non è stata la sua miglior giornata», ha detto Dionisi riferendosi a Ranocchia. Sebbene il suo ruolo centrale nel nuovo schema 4-3-3 sia emerso chiaramente fin dai primi giorni di ritiro, l’ex giocatore della Juventus non è ancora riuscito a sincronizzarsi con gli altri centrocampisti, Gomes e Blin. Ranocchia tende ad essere troppo offensivo, ancora legato al ruolo di trequartista che Corini gli aveva attribuito, ruolo che lo aveva portato a segnare in quattro partite consecutive a febbraio. Al contrario, Gomes e Blin sono più difensivi, con il numero 6 che spesso recupera il pallone nella propria area di rigore. Dionisi non chiede a Ranocchia di arretrare così tanto, ma almeno di abbassarsi ulteriormente in fase di costruzione per riequilibrare il centrocampo e supportare meglio la fase difensiva.
Al tempo stesso, il tecnico vuole un Ranocchia capace di accompagnare con continuità gli attacchi del Palermo, sfruttando la sua creatività per servire i compagni o tentare la conclusione personale. A Brescia, Ranocchia è stato spesso intrappolato tra Bisoli e Verreth, senza sempre ricevere il supporto necessario da Lund e Di Francesco per alleviare la pressione. Inoltre, tutta la fascia sinistra ha dovuto fronteggiare un ispirato Dickmann, che insieme a Galazzi ha spesso messo in difficoltà la difesa del Palermo. Contro il Pisa, Calabresi, Tourè e Moreo saranno probabilmente gli avversari su quel lato; se i rosanero riusciranno a trovare l’equilibrio, avranno buone possibilità, altrimenti potrebbero affrontare un’altra partita complicata.
Dionisi ha anche chiesto a Ranocchia un miglioramento nell’interdizione, un aspetto in cui Gomes e Blin sono già ben preparati. Non bastano corsa e tecnica: serve anche decisione nei contrasti e un buon senso della posizione. «L’ho sostituito perché mi serviva qualcuno con più forza nelle gambe», ha spiegato il tecnico, riferendosi alla sostituzione con Saric, mossa che ha reso il centrocampo più compatto ma ha anche aumentato la distanza con l’attacco, finendo per comprimere la squadra nella propria area e cedere nei minuti finali. Da quando è arrivato a Palermo, Ranocchia è stato sostituito in 10 delle 14 partite giocate dal primo minuto, segno di un lieve calo nel secondo tempo e della tendenza dei tecnici (Corini, Mignani e ora Dionisi) a preferire soluzioni che offrano più compattezza.