Gds: “Palermo, a Cittadella devi concedere il bis”
Chiudere bene il 2024 è la priorità assoluta del Palermo, per poi impostare a inizio 2025 i primi tasselli di un cambiamento che, più che rivoluzionario, dovrà essere incisivo. La trasferta di Cittadella rappresenta uno spartiacque tra vecchio e nuovo anno, utile per capire se i rosanero stanno iniziando un percorso di guarigione o se quanto visto contro il Bari è stato solo un’illusione in un’annata travagliata.
Come riportato da Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il Cittadella non è certo l’avversario ideale per testare il livello attuale del Palermo. I veneti hanno vinto gli ultimi tre confronti diretti e arrivano dalla spinta di due successi consecutivi contro Reggiana e Südtirol, risultati che li hanno allontanati dalla zona retrocessione. Un terzo successo li porterebbe a -1 dai siciliani, mentre per il Palermo una sconfitta significherebbe tornare a guardare con preoccupazione ai bassifondi della classifica e cancellare quanto di buono fatto contro il Bari.
Discontinuità cronica
Il problema principale del Palermo rimane la discontinuità. In campionato, i rosanero non hanno mai vinto due partite consecutive, un dato condiviso solo con Cosenza, Salernitana, Mantova e Carrarese. Tuttavia, mentre queste squadre sono stabilmente nei bassifondi o neopromosse dalla Serie C, il Palermo ha comunque raccolto tre vittorie esterne. L’ultima, però, risale al 30 settembre a Bolzano contro il Südtirol (1-3). Da allora, solo tre pareggi e quattro sconfitte lontano dal Barbera.
Sulla carta, la gara di oggi potrebbe sembrare favorevole: il Cittadella ha vinto appena due partite casalinghe in tutto il 2024, una delle quali proprio contro i rosanero a gennaio. Tuttavia, lo stato di forma premia i veneti, reduci da due vittorie di fila e mentalmente più liberi rispetto ai siciliani.
Pressioni e tensioni
In casa Palermo, invece, la serenità è difficile da trovare. Come sottolinea Arena sul Giornale di Sicilia, la squadra ha ritrovato il successo contro il Bari, ma nel secondo tempo sono riaffiorate le solite paure, con gli avversari che hanno sfiorato più volte il pareggio. Dionisi, rimasto in silenzio nel post-partita, sa di non poter sbagliare più nulla, mentre il direttore sportivo De Sanctis ha già definito insoddisfacente il girone d’andata e ha chiesto miglioramenti prima ancora che intervenga il mercato.
L’insoddisfazione della piazza resta evidente. Nemmeno la vittoria contro il Bari ha placato i malumori: durante la gara sono partiti cori contro Dionisi, De Sanctis e Gardini, mentre il tentativo dei giocatori di salutare la curva a fine partita è stato respinto. I numeri del 2024 parlano chiaro: 48 punti in 38 partite di Serie B (play-off esclusi). Anche una vittoria oggi non cambierebbe radicalmente il quadro, ma darebbe almeno un po’ di respiro in vista del nuovo anno.
Emergenza formazione
A complicare ulteriormente la situazione c’è l’emergenza infortuni. Oltre ai lungodegenti Gomis, Blin e Di Mariano, si sono aggiunti Di Francesco e Diakité, mentre Nespola e Peda non sono stati convocati per scelta tecnica.
Con la promozione diretta ormai lontana, i play-off difficilmente raggiungibili senza continuità e la zona play-out che resta vicina, il Palermo è chiamato a una prestazione convincente. Comunque vada, alla festa di fine anno dei rosanero non ci saranno festoni, ma soltanto un lungo elenco di interrogativi.