L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta un’altra tragedia relativa al Covid-19.
Il virus è un male insidioso che ha cambiato i connotati alle nostre vite. E nel chiuso dei reparti blindati crescono tristezza e dolore e fermenta l’angoscia.
Ieri mattina era ancora buio quando un uomo, A.L. appena arrivato nel reparto di Malattie infettive, s’è ucciso a 51 anni (li avrebbe compiuti a novembre), lanciandosi da una finestra del reparto. Era lì dal pomeriggio con fame d’aria e i polmoni disseccati dal Covid.
Ma non era da intubare, nonostante fosse ancora senza vaccino. Medici e infermieri lo avevano tranquillizzato, con le cure giuste si sarebbe ripreso quella vita che l’infezione stava provando a rubargli. Una vita alla quale l’autotrasportatore originario di Taormina ha deciso, però, di rinunciare qualche ora più tardi, finendo su un muretto. È morto sul colpo e lì è stato ritrovato poco prima dalle sei da una guardia giurata – si legge -.