L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle difficoltà relative ai matrimoni. Una cerimonia con un numero massimo di 30 invitati è impossibile e gli operatori del settore lanciano un grido d’allarme. Si va verso il rinvio dei matrimoni. «Oggi si ritiene che la causa dell’aumento dei contagi siano stati i matrimoni, ma noi abbiamo ripreso a farli da luglio, per cui, se la causa fossero stati realmente i matrimoni, l’incremento dei contagi si sarebbe verificato a partire da agosto – prosegue Michelangelo Geraci -.
Invece, a settembre abbiamo visto le piazze piene per i comizi elettorali e poi sono state riaperte le scuole, con i mezzi di trasporto che vengono affollati dai ragazzi».
«Così si entra in un paradosso – conclude Michele Geraci -.
Per diversi mesi non incasseremo nulla, ma non possiamo utilizzare la cassa integrazione per i nostri dipendenti perché l’attività non è stata chiusa. Allo stesso tempo, non è possibile licenziare nessuno, ma con queste limitazioni non ho più bisogno di un esercito di cuochi. Ci troviamo davvero in una situazione paradossale, nella quale non riesco a trovare una possibile via d’uscita, se non la chiusura perché saremo costretti ad andare incontro al fallimento».