L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla delicata situazione societaria del Trapani. Udienza stamani davanti al Tribunale delle Imprese di Roma per definire la controversa compravendita delle quote del Trapani Calcio srl, tra la società avellinese FM Service, di cui era amministratore unico al momento della cessione Maurizio De Simone, e la romana Alivision Transport, rappresentata dal patron Fabio Petroni. Oggi il giudice deciderà in virtù di quanto sottoscritto a Roma davanti al notaio il 21 giugno e potrebbe adottare uno di questi provvedimenti: la risoluzione del contratto e quindi la società granata tornerebbe alla vecchia proprietà la FM Service; confermare la proprietà dell’Alivision Transport; o in ultima battuta deciderà di assegnarla ad un custode giudiziario. All’atto della cessione fu sottoscritto che alla Fm Service doveva essere versato un milione, l’Alivision si era impegnata a versare rate mensili di 75 mila euro (fino al milione complessivo pattuito), con l’obbligo di non saltarne due consecutive, altrimenti la conseguenza sarebbe stata il ritorno del Trapani nelle mani della FM Service. Di fatto la Alivision lo scorso 25 dicembre non ha pagato la seconda rata di fila e la Fm Service attraverso il suo legale, l’avvocato Gerardo Perillo, collaborato dall’avvocato Giuseppe Maglio qualche giorno dopo ha messo in mora l’Alivision. E nello stesso tempo ha invocato l’articolo 700 del codice di procedura civile, con provvedimento d’urgenza, ossia in tempi relativamente brevi rispetto al processo ordinario.