L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’ordinanza di Musumeci in merito allo Stretto di Messina.
In riva allo Stretto si gioca una partita in grado di incrinare la gestione dei divieti di Draghi che girano intorno al super green pass e che può essere letta come il primo atto della campagna elettorale per la presidenza della Regione. Per chi invece ogni giorno si sposta da Messina verso la Calabria in ballo c’è la possibilità di navigare senza super green pass, col semplice tampone.
Da giorni il sindaco (dimissionario) di Messina, Cateno De Luca, campeggia alla rada San Francesco per protestare contro la norma nazionale che impone di avere il super green pass per salire sugli imbarcaderi. Mentre non ci sono limiti di spostamento, anche per i no vax, fra le altre regioni. Una battaglia molto sentita, non solo a Messina. Al punto che il presidente Musumeci se l’è intestata. Già domenica ha dato un ultimatum al ministro Speranza per togliere il divieto a carico dei no vax di attraversare lo Stretto.
E ieri, registrato il silenzio da Roma, Musumeci ha firmato una ordinanza che aggira questo divieto prevedendo espressamente che a bordo degli imbarcaderi è sufficiente il tampone, cioè il green pass semplice. L’ordinanza di Palazzo d’Orleans prevede pure il divieto per chi è privo di super green pass «di non abbandonare l’auto o il camion su cui si viaggia per tutto il tempo della traversata. I pedoni sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi. In ogni caso, è obbligatorio per tutti i passeggeri di mantenere indossata una mascherina Ffp2».