Gds: “Musumeci si prepara a emanare l’ordinanza di Natale per combattere l’avanzare della pandemia. Più tamponi molecolari sotto le feste”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla Pandemia e la nuova ordinanza di Musumeci.
Dovrebbe essere questione di ore, il tempo di rivedere e limare i contenuti, poi un’ultima lettura e il via libera, forse già oggi. Quel che è certo, è che la nuova ordinanza regionale anti-Covid, la centunesima dall’inizio della pandemia, da ieri sera è sul tavolo del governatore Nello Musumeci, già passata sotto il vaglio dell’assessorato alla Salute e del Dipartimento attività sanitarie, e dettata, più che dell’attuale quadro epidemiologico della Sicilia, dall’incognita della variante Omicron e dalle prospettive dell’emergenza a breve e medio termine.
Tanto che, se le misure restrittive avessero un nome, l’ennesimo giro di vite suonerebbe come «operazione Natale sicuro», pensata per traghettare l’Isola verso il 2022 senza ulteriori impennate di contagi, cambi di colore e chiusure. Ma in che modo? Il provvedimento in arrivo, conferma al nostro giornale l’assessore Ruggero Razza, «punterà soprattutto sui controlli e sullo screening sanitario, a cominciare dai nostri porti, dove saranno effettuati tamponi molecolari per aumentare il numero di sequenziamenti, e intensificare così l’attività di monitoraggio dei laboratori regionali», intercettando eventuali casi di varante sudafricana.
Ancora da chiarire se i test riguarderanno solo e soltanto i migranti in arrivo con le navi Ong, oppure tutti i passeggeri che viaggiano lungo le rotte del Mediterraneo, mentre negli aeroporti siciliani dovrebbe essere estesa la platea sulla quale effettuare il test obbligatorio all’atterraggio, allungando l’elenco dei Paesi in black list, al momento ferma a Gran Bretagna, Germania, Usa, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi.
Ma l’ordinanza potrebbe toccare altri nodi caldi, come quello del contact tracing, stringendo le maglie del tracciamento sulla cerchia di persone venuta a contatto con i soggetti risultati positivi, per contenere al massimo il rischio focolai, in una regione che, secondo i report della Cabina di regia nazionale, ogni settimana presenta puntualmente non