L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sui motivi della rottura Mirri-Di Piazza.
Lo scorso 26 maggio, il socio di minoranza propose a Mirri di versare interamente il capitale sottoscritto di 15 milioni. Così non è stato e ne sono stati versati 6,8 milioni.
Nella lettera, Di Piazza specifica come «l’apporto di risorse avrebbe potuto giovare alla formazione della squadra», ma la proposta è stata «respinta sul presupposto che non fosse allora necessario». Di recente, però, «è stata bruscamente cambiata rotta e si è deciso di dare corso a tale richiamo di decimi di capitale».