L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sui dissidi interni al Palermo. «La scrittura privata però non cessa di avere efficacia – ribadisce il legale che ha assistito Di Piazza – semplicemente è un altro accordo, precedente allo statuto e non derogato da quest’ultimo. Circa il tema dell’unanimità, le parti ne avevano a lungo discusso e, attesa anche l’urgenza, avevano deciso di affrontarlo al momento del conferimento delle
deleghe all’amministratore delegato. Così non è però stato fatto. Ma non solo. Era stato messo per iscritto che Di Piazza sarebbe stato coinvolto al massimo in decisioni che sarebbe stato bene condividere in un percorso da compiere insieme. Anche questo è stato disatteso».