L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato le parole rilasciate ieri da Mirri in merito alla rissa avvenuto a Palmi domenica tra alcuni tifosi del Palermo. Ecco le dichiarazioni del patron: «Definirli tifosi mi sembra anche troppo. Mi sono vergognato – prosegue Mirri – sono andato dal presidente e dal direttore della Palmese per scusarmi». Il presidente, inoltre, dopo aver seguito il primo tempo dietro la recinzione che delimita il campo di Palmi, ha lasciato la propria postazione proprio a seguito di quanto accaduto nel settore riservato ai tifosi palermitani: «Avevano i nostri colori, ma non avevano nulla di ciò che ci riguarda. In questo senso, so bene che dentro alla tifoseria ci sono persone che non meritano alcun riguardo». Scene che lasciano l’amaro in bocca, soprattutto in previsione dei progetti che Mirri ha intenzione di perseguire per il rimodernamento del «Barbera»: «Il Palermo ha chiesto di eliminare la barriera di divisione dal campo, ci tengo a dirlo perché è un percorso condiviso con le autorità, magari gradualmente e nei limiti che verranno posti dalle autorità competenti». Da anni, in realtà, a Palermo si parla della possibilità di togliere le barriere dallo stadio, senza che mai si sia avviato un processo di rimozione dei pannelli in plexiglas che delimitano il campo. Oltre agli obiettivi sul campo, Mirri si è posto anche quello di poter portare a compimento questo progetto, che non rappresenterebbe solo un successo per la società: «È un obiettivo che riguarda la città, ovvero dimostrare che in questa città si possano realizzare degli elementi di controllo, trasparenza e appartenenza, elementi base su cui si fonda il Palermo che voglio rappresentare».