L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole di Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, in merito alla presenza di Miccoli nella partita contro le vecchie glorie: «Sostenere che lo sport, il pallone, non c’entri nulla con certi temi è un errore. Soprattutto se viene da un palermitano che dovrebbe sapere cosa la mafia e la mentalità mafiosa abbiano rappresentato e rappresentino per questa città e quanto certe scelte nella nostra terra possano essere lette come segnali. Mirri dice che lui si occupa di pallone e che lascia i giudizi alla magistratura. Voglio ricordargli che la magistratura si è occupata di Miccoli, che è stato infatti condannato per i reati commessi. Ma oltre al profilo penale, che certamente spetta ai giudici valutare, esistono questioni come la morale che dovrebbero riguardare tutti i cittadini, imprenditori compresi. Affermare la neutralità dello sport rispetto a certi argomenti è un errore, soprattutto considerato che alcuni personaggi per molti giovani diventano un modello di comportamento».