L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul duro colpo allo streaming illegale.
La centrale più importante della pirateria tv che aveva invaso tutta l’Italia con le sue schede taroccate dal costo di appena dieci euro mensili per vedere praticamente l’interno universo televisivo a pagamento, si trovava a Messina. Nei guai Mirko Rofei, un disoccupato 26enne che abita in un rione della zona sud della città.
Maxi operazione quella denominata “Black out” ed eseguita dalla Polizia postale di Catania: sono stati oscurati un milione e mezzo di utenti abusivi con abbonamenti illegali. Sono 45 le persone indagate dalla Procura di Catania per associazione a delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica e riproduzione e diffusione a mezzo internet di opere dell’ingegno.